Qui e ora

di José Manuel Lucía Megías

Traduzione di Leonardo Vilei

Genere: Poesia

Collana: Specchi

2025, pp. 138

Isbn: 9788899599300

Lingua: spagnolo, italiano (edizione bilingue)

Curatore: Pasqualino Bongiovanni

€ 15,00

Il silenzio e la vita, le zone in ombra della memo­ria, le oscure incomprensioni dell’infanzia associate in modo indelebile a preclare intuizioni, la malattia e la morte come sogno o allucinazione, i luoghi e i segreti della casa familiare fanno da sfondo a Qui e ora, il te­sto poetico di Lucía Megías qui pubblicato in edizione bilingue con testo originale a fronte. Si tratta della se­conda traduzione all’italiano di questo affermato poe­ta e docente spagnolo che affianca al rigore filologico della sua attività accademica il tumulto di una produ­zione letteraria che sgorga a torrenti in varie direzioni, ma con la poesia al centro di tutto, quale baricentro di una siffatta e ampia esplorazione di territori creativi ed eruditi.

Leonardo Vilei

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José Manuel Lucía Megías

(foto di Jesús Miguel de la Fuente)

José Manuel Lucía Megías è nato nel 1967 a Ibiza, sebbene la sua vita si sia svolta tra Madrid, Segovia e Badajoz. Nella capitale spagnola vive e insegna come professo­re ordinario di Filologia romanza presso l’Università Complutense. Accanto a una riconosciuta produzio­ne scientifica, dedicata in primo luogo a Miguel de Cervantes, autore di cui è uno dei massimi esperti a livello mondiale, la creazione letteraria, non solo poe­tica, è l’altro versante che lo completa. Esordisce come poeta nel 2000 con Libro de horas, a cui seguono numerose altre opere, tra cui ricordiamo l’“italiana” Trento (o il trionfo dell’attesa) (2009), Y se llamaban Mahmud y Ayaz (2012, 3ª ed. 2013), testo che rammenta la terribile esecuzione di due giovani omosessuali a Tehran, Aquí y ahora (2020), che qui si traduce, e Diario de un viaje a la tierra del dragón (2021), con traduzione a fronte in cinese. Nel 2023, con Kabul (crónica de un silencio) ha ottenuto il pre­mio spagnolo «Estandarte» come miglior libro di poesia dell’anno. Ha scritto inoltre due opere teatrali, Cervantes y el juego de la oca (insieme a Ricard Borrás) e Yo soy Catalina de Salazar, mujer de Miguel de Cervantes, quest’ultima sotto forma di monologo del­la moglie del creatore di Don Chisciotte. Instancabile organizzatore culturale, ha da poco lanciato il progetto di edizione digitale Las quince letras https://lasquin­celetraseditorial.es/, che promuove una letteratura ibrida aperta ad apporti multimediali.