di Julio Monteiro Martins

Traduzione di Antonello Piana
Genere: Narrativa
Collana: I venti
2019, pp. 148
Isbn: 9788899599126
Lingua: italiano
€ 16,00
In questo romanzo Julio Monteiro Martins racconta da scrittore la perdita di una persona cara e il bisogno di cambiare pelle per andare avanti con la propria vita. La sua narrativa nasce quindi da questo dolore infinito, inimmaginabile e impossibile da eludere. L’unica via d’uscita è incorporarlo affinché ne nasca un nuovo essere, non più forte o più debole del precedente, ma necessariamente diverso. È questo il tema della prima parte dell’opera, ma molto altro succederà al protagonista nel tentativo di andare avanti contenendo la malinconia e la depressione che tolgono alla vita qualunque senso. Una fidanzata che pretende di sposarsi, una vecchia passione per la militanza ambientalista che si riaccende e il fallimento della propria casa editrice. Il tutto condizionato dal destino del Paese in cui viveva allora e dove era cresciuto: il Brasile. Julio Monteiro Martins, che affrontò le enormi difficoltà della fase peggiore della dittatura, che fu obbligato a emigrare e a reinventarsi per non tradire la propria vocazione, si distingue come uno dei più notevoli talenti del panorama contemporaneo per ciò che è riuscito a creare con l’evocazione della sua letteratura.
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Julio Monteiro Martins

(Niterói, 1955 – Pisa, 2014), dopo aver ricevuto nel 1979 il titolo di “Honorary Fellow in Writing” dall’Università dell’Iowa (International Writing Program), è stato professore di scrittura creativa negli Stati Uniti, in Brasile e in Portogallo. Tra i fondatori del partito verde brasiliano e del movimento ambientalista “Os Verdes”, è stato avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro, responsabile dell’incolumità dei “meninos de rùa”, ossia i bambini di strada delle città brasiliane che vivono nelle favelas, chiamati a testimoniare in tribunale sulle stragi dei bambini abbandonati. Trasferitosi in Italia nel 1995, ha insegnato Lingua Portoghese e Traduzione Letteraria all’Università di Pisa e diretto il Laboratorio di Narrativa, parte del Master della Scuola Sagarana, a Pistoia. Nel suo paese d’origine ha pubblicato, a partire dal 1977, raccolte di racconti, diversi romanzi e saggi. In Italia ha pubblicato Il percorso dell’idea (1998), Racconti italiani (2000), La passione del vuoto (2003), Madrelingua (2005), L’amore scritto (2007), La grazia di casa mia (2013), La macchina sognante (2015,postumo). È stato anche autore di opere teatrali (L’isteria del marmo, Per motivi di forza maggiore, Aula magna, Hitler e Chaplin) e i suoi scritti hanno ispirato opere cinematografiche, come Garganta del regista Dodô Brandão e Referência del regista Ricardo Bravo. Con Antonio Tabucchi, Bernardo Bertolucci, Dario Fo, Erri De Luca e Gianni Vattimo ha pubblicato il volume Non siamo in vendita – voci contro il regime (2001). A última pele è l’ultimo romanzo scritto in portoghese da Julio Monteiro Martins, finora rimasto inedito, ma pubblicato in italiano, nella traduzione di Antonello Piana, con il titolo L’ultima pelle (Lebeg, 2019).