Poesie complete

di Henrik Ibsen

Traduzione di Fausto Valsecchi

Genere: Poesia

Collana: I classici – poesia (ebook)

2015

Formato: PDF

Lingua: italiano

(Prima edizione: 1914)

€ 2,99

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La produzione poetica di Henrik Ibsen, rispetto a quella del teatro conosciutissima in tutto il mondo e alla quale l’autore norvegese deve la sua celebrità, è stata finora poco considerata. Si tratta di un vero peccato, se si pensa a quanti spunti e idee siano presenti nei suoi componimenti poetici che riflettono, tra l’altro, la sua stessa vita e i suoi spostamenti in Norvegia e all’estero. Sono spesso presenti i valori dell’eroismo legato al passato storico, ma anche quelli della temerarietà, e della ribellione all’ingiustizia che risulterebbero comunque preziosi in ogni presente. Nelle sue liriche egli tratta temi quali l’integrità morale, il rapporto tra purezza d’animo e corruzione della società, la povertà e l’oppressione sociale, la lotta all’autoritarismo. Tutti temi, ancora oggi, di grande attualità.

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Henrik Ibsen

Henrik Ibsen nasce a Skien (Norvegia) nel 1828 in una famiglia benestante. Il padre è un ricco armatore e la madre appartiene a una delle più facoltose famiglie norvegesi. Tuttavia, già nel 1836 conosce le difficoltà di natura economica per via del fallimento dell’attività paterna. Si avvia alla pittura, ma è costretto ad abbandonare gli studi e per mantenere la famiglia inizia a lavorare in una farmacia a Grimstad. A soli diciotto anni ha un figlio illegittimo e le sue difficoltà economiche si aggravano. Ciononostante, egli continua con maggiore decisione a perseguire il desiderio di approfondire la sua cultura. Comincia a scrivere per il teatro e nel 1850 si trasferisce a Cristiania (odierna Oslo). L’anno successivo diventa direttore del teatro nazionale di Bergen. Nel 1857 si sposa con Suzannah Thoresen (nipote della scrittrice Anna-Magdalena Thoresen) e viene nominato direttore del Kristiania Norske Theater. Grazie ai ruoli che ricopre ottiene diverse borse di studio e di viaggio. Nel 1864 parte per l’Italia dove vivrà fino al 1868. Qui compone i suoi primi capolavori: Brand (1865) Peer Gynt (1867). Alterna soggiorni a Dresda, ancora a Roma, e poi a Monaco. Nel 1879 esplode il suo successo come autore teatrale con “Casa di bambola”, dramma che viene subito adottato dai movimenti femministi come propria bandiera. Rientra definitivamente a Cristiania soltanto nel 1891. Nel 1900 viene colto da una paralisi che lo impedirà sia fisicamente che psicologicamente. Muore nel 1906.