I canti dell'interregno: la recensione di Fernanda Ferraresso per Carte Sensibili

Internet è il grande interregno in cui tutto quanto nasce tutto si perde in righe di scrittura e chachet che poi incidono una memoria di server come servi instacabili.

L’interregno è un luogo di forze oscure e materia invisibile, catturabile da monitor e menti che osservano ogni giorno, in questo nostro oggi, i luoghi di confine e i transiti. E’ il regno della notte, la nostra oscurità che traccia in ciascuno i limiti e le misure da prendere, non contro le ansie, le paure e le ossessioni che da sempre gli uomini e le donne coltivano in questa peregrinazione di mutanti, ma per acutizzarne tutti gli effetti e così promuovere un potere che coltiva solo terrore, isteria, consumando le persone, facendone merci come tutte le altre cose, le terre, le foreste o le bestie. Sì, questo il mondo che tratteggia con tinte forti, il mondo che viviamo ma purtroppo anche siamo, noi tutti, in muta, perché tutto quanto vive subisce trasformazione in morti a vista e in altre di cui sono precluse le sorgenti a tempo indeterminato.

Ho conosciuto Pina Piccolo in questo interregno della rete, tutti ne siamo catturati anche se pensiamo il contrario, e poi l’ho incontrata, dal vivo, ho conosciuto il suo impegno attento e la sua accoglienza. La sua amicizia è per me una casa salda, durevolmente aperta alla costruzione di un dialogo che arricchisca entrambi, anche se per lungo tempo questo non accade fisicamente, ma semplicemente in rete, dove  a volte o spesso “tramiamo” insieme. CONTINUA A LEGGERE su Carte Sensibili