I canti dell'interregno: la recensione di Raffaele Taddeo per "El Ghibli"

Ritengo che un poeta scriva essenzialmente per se stesso indipendentemente che la sua poesia parli si sé o di altro: Non so se altri abbiano usato la stessa metafora ma mi sembra che il testo poetico per un poeta sia come uno specchio con cui si confronta. Anche una poesia lontana da ogni forma di romanticismo, che affronti quindi solo e solamente temi di ordine sociale, è il rispecchiamento del poeta, del suo animo, della sua più intima posizione e concezione della realtà. Quando lo specchio rimanda in maniera coerente quello che è il poeta allora la poesia assume valore, valenza artistica perché denuncia la coerenza di chi ha scritto, denuncia una verità umana.

Perché questa lunga premessa? Nella silloge di Pina Piccolo non troviamo poesia di stampo romantico, le sue poesie affrontano temi di ordine sociale e tuttavia la poetessa attraverso le sue poesie  tenta di confermarsi in quello che pensa. Così la poesia assume la  funzione di consolidamento della propria identità che non si lascia distogliere da suggestioni da varia natura, pur avendo  una particolare attenzione a suscitare pensieri e riflessioni in chi ascolta. CONTINUA A LEGGERE la recensione completa su www.el-ghibli.org